Il tema è caldo in questo periodo e lo cavalco con piacere. Da qualche anno portiamo avanti una riflessione sugli stereotipi di genere e su come, essendone noi portatori/portatrici, dobbiamo interrogarci per conoscerli, riconoscerli e rielaborarli alla luce del periodo socio-culturale che stiamo vivendo.

Una riflessione sugli stereotipi a seguito dell'incontro con il dott.re Zoletto

Il tema è caldo in questo periodo e lo cavalco con piacere. Da qualche anno portiamo avanti una riflessione sugli stereotipi di genere e su come, essendone noi portatori/portatrici, dobbiamo interrogarci per conoscerli, riconoscerli e rielaborarli alla luce del periodo socio-culturale che stiamo vivendo.

La consapevolezza dei ruoli di genere e degli stereotipi ad essi associati è cruciale, specialmente quando si tratta di servizi alla prima infanzia, come i nidi, luoghi dove la trasmissione dei saperi avviene senza soluzione di continuità, in un fluire a volte inconsapevole di tutto ciò che ci portiamo dentro.

La nostra società sta progressivamente abbracciando l’idea che l’uguaglianza di genere debba essere coltivata fin dai primi anni di vita, rendendo fondamentale esaminare come tali stereotipi possano influenzare l’educazione e lo sviluppo dei bambini/e.

Come equipe educativa stiamo riflettendo su tanti temi attuali, di forte impatto emotivo, che ci pongono di fronte ad altrettante domande. Tra quelli ci stanno a cuore rientrano gli stereotipi di genere e come noi stesse, portatrici inconsapevoli a volte di tali griglie interpretative, educhiamo e dirigiamo il comportamento dei bambini e delle bambine. Cosa possiamo fare come servizio educativo della prima infanzia?

Intanto partiamo dall’informazione.

Per aiutarci in questo complesso e sfaccettato compito abbiamo chiamato  ad organizzare un incontro il dottor Stefano Zoletto, counselor e supervisor counselor, educatore, insegnate e formatore, che tra le atre cose, si occupa di counseling familiare ed educativo, rivolto in particolare ai genitori. Il dottor Zoletto, che conosciamo personalmente e con il quale abbiamo collaborato in passato, approfondirà questa tematica attraverso la sua esperienza nel settore.

Prima di tutto credo sia fondamentale mettersi in gioco (qui al nido siamo abituati ad utilizzare il gioco come strumento privilegiato di apprendimento)… e durante questo incontro ne avremo la possibilità.

“EDUCAZIONE E STEREOTIPI DI GENERE NELLA PRIMA INFANZIA, E NON SOLO. Il rosa, l’azzurro… E gli altri colori?” è il titolo della tavola rotonda organizzata mercoledì 7 febbraio 16.30-18.30 al Mulino a vento green school.

Ma partiamo dall’inizio: cosa è uno stereotipo di genere?

Una possibile definizione, data dall’Università di Torino, glossario multidisciplinare è questa: “insieme rigido di credenze condivise, trasmesse socialmente, su quelli che sono e devono essere i comportamenti, il ruolo, le occupazioni, i tratti di appartenenza fisica di una persona in base alla sua appartenenza al genere.”

Lo stereotipo di genere, a differenza di altri stereotipi (ad es: razza, nazionalità, professione…) non è solo descrittivo, ma anche prescrittivo, ovvero fornisce informazioni su come essere, cosa fare, in che modo comportarci per essere un “buon” membro del proprio gruppo. Un maschio ha i capelli corti, è muscoloso, energico… una femmina ha i capelli lunghi, e delicata e dolce… uno è coraggioso, l’altra è sensibile, uno è azzurro, l’altra è rosa…

Di cose da dire ce ne sono tantissime… ora aspetto con curiosità l’incontro e poi scriverò le mie considerazioni su quello che salterà fuori!

Se il tema vi appassiona e avete già domande irrisolte a riguardo, potete inviarmele per mail.

Le porterò con me all’incontro.

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